Forum di Roma: un fronte unito denuncia le Misure Coercitive Unilaterali come crimini contro l’umanità.
MADDALENA CELANO (BRICS & FRIENDS) – Nel cuore della Capitale, presso la Sala Pio XI del palazzo San Calisto, il 4 dicembre 2025 – Giornata internazionale contro le Misure Coercitive Unilaterali (MCU) – si è consumato un fondamentale atto di resistenza diplomatica. Il Forum “Sfidare e superare gli ostacoli: la lotta per la sovranità alimentare e nutrizionale di fronte alle MCU”, organizzato dalla Missione Permanente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, ha trasformato la denuncia in un appello politico globale, rivelando le sanzioni non come strumenti di politica estera, ma come strumenti di guerra economica e violazione dei diritti umani.
L’obiettivo è chiaro: “denunciare le MCU come un fattore che aggrava la fame e la povertà” e “sensibilizzare sull’impatto delle MCU sulla sicurezza alimentare e nutrizionale a livello globale.”
L’impatto catastrofico e la violazione del Diritto internazionale
Il dibattito, moderato con lucidità da Estalina Báez, Prima Segretaria del Venezuela, ha messo in luce la gravità della situazione. Come sottolineato dal Professor Alfredo Luciani (Carità Política), l’azione coercitiva unilaterale va oltre l’ostacolo economico; essa è una violazione del diritto internazionale e un ostacolo insormontabile al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, in particolare l’SDG 2, che mira a sradicare la fame.
L’Ambasciatrice e Rappresentante Permanente del Venezuela, S.E. Marilyn Di Luca Santaella, ha messo in guardia contro l’eufemismo delle sanzioni:
“Le MCU incidono gravemente sulla capacità dei paesi di accedere al cibo, ai fattori di produzione agricola e ai finanziamenti, con un impatto diretto sulla produzione agricola e sulla disponibilità di cibo. Secondo il rapporto SOFI 2025, quasi 700 milioni di persone hanno sofferto la fame nel 2024, un problema drasticamente aggravato da queste misure. L’impatto è visibile nell’aumento significativo dei tassi di malnutrizione, colpendo in modo sproporzionato gruppi vulnerabili come donne e bambini.”
La sovranità alimentare sotto assedio
Il Forum ha evidenziato come le MCU blocchino il cammino verso la sovranità alimentare, definita come il diritto di popoli e paesi a definire le proprie politiche agricole e alimentari. In questo contesto, le MCU negano il diritto non solo ad avere cibo, ma anche a produrre cibo sano e culturalmente appropriato in modo sostenibile, e a proteggere e regolamentare la produzione e il commercio alimentare in conformità con gli obiettivi di sviluppo sociale e ambientale.
Un fronte unito per la resilienza e l’azione globale
Il cuore militante del Forum si è espresso nella tavola rotonda, che ha promosso un “dialogo costruttivo” per esplorare un “quadro d’azione completo” che risponda all’aggressione.
La voce di Mosca, attraverso S.E. Igor L. Golubovskiy, Ambasciatore Rappresentante Permanente della Federazione Russa, ha ribadito la condanna delle sanzioni come strumenti di pressione geopolitica illegale, destabilizzando non solo i Paesi sanzionati ma l’intero sistema commerciale globale.
Dall’esperienza storica di resistenza, la Sig.ra Claudia González Toledo, Consigliera e Rappresentante Permanente Aggiunto della Repubblica di Cuba presso le Agenzie ONU di Roma (FAO, IFAD, WFP), ha fornito un contributo fondamentale, sottolineando che, nonostante il blocco pluridecennale, la solidarietà e l’impegno per la giustizia sociale rimangono la prima linea di difesa contro la miseria indotta.
L’appello di Minsk
Un punto di svolta è arrivato dall’appello per la coesione. Sig. Kiryl Piatrouski, Rappresentante Permanente Alterno della Repubblica di Bielorussia, ha lanciato un vibrante invito all’unità:
“La collaborazione e l’impegno della comunità internazionale sono essenziali per costruire un futuro più giusto ed equo. La cooperazione e la solidarietà tra i Paesi sono fondamentali per promuovere l’eliminazione di queste misure e garantire il rispetto dei diritti umani. L’unica risposta efficace è la unità senza riserve di tutti i popoli che aspirano alla loro autodeterminazione.”
Questa chiamata all’azione si è sposata perfettamente con la proposta strategica venezuelana. L’Ambasciatrice Di Luca Santaella ha proposto la creazione urgente di un osservatoriointernazionale contro le sanzioni come meccanismo di “riconoscimento [dell’impatto degli UCA] nel dibattito globale” e come strumento per la difesa legale e diplomatica.
Il Sig. William Castillo, Vice Ministro delle Politiche Anti-Blocco della Repubblica Bolivariana del Venezuela, ha illustrato il successo delle politiche di resilienza alimentare venezuelane: “Stiamo esplorando strategie di successo implementate dalle nazioni che affrontano queste sanzioni, con particolare attenzione alla promozione dell’autosufficienza alimentare, dell’innovazione agricola e della sostenibilità. Questo è il nostro quadro d’azione completo per mitigare gli effetti negativi delle MCU e garantire il diritto al cibo.”
⚖️Le MCU come una violazione dei diritti umani
Il Forum ha ribadito con forza che le sanzioni sono un attacco deliberato alla vita e alla dignità, in violazione diretta dei trattati internazionali sui diritti umani:
* Violazione del Diritto al cibo: negando l’accesso ai mercati e agli input agricoli, le MCU violano l’articolo 11 dell’ICESCR (Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali), usando la fame come leva politica.
* Violazione del diritto alla salute: L’impedimento all’acquisto di medicine e attrezzature costituisce una violazione criminale dell’Articolo 12 dell’ICESCR, mettendo a rischio la vita dei cittadini.
* Violazione della sovranità: le MCU rappresentano un atto di coercizione che viola il principio di non intervento e il diritto all’autodeterminazione, come sancito dalla Carta delle Nazioni Unite.
La collaborazione e la solidarietà tra governi, organizzazioni internazionali e organizzazioni comunitarie viene presentata come un potente strumento per contrastare gli effetti devastanti delle MCU e promuovere un ambiente di pace e sviluppo sostenibile.
Il Forum si è concluso con l’impegno a trasformare la denuncia in azione concreta, suggellato da un momento di degustazione di cucina tradizionale venezuelana, simbolo della cultura e della resilienza insopprimibili di un popolo che lotta per la sua sovranità.
